Questa sera alle 21 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo sarà a Palma di Montechiaro, presso la scalinata della chiesa madre, nell’ambito di un ciclo di spettacoli volti alla promozione e diffusione del patrimonio culturale siciliano.
Grazie al contributo del ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Siciliana, si terrà presso la scalinata della chiesa madre uno spettacolo dall’indubbio valore culturale dal titolo “Le gesta di Carlomagno” con Enzo Mancuso. Quest’ultimo è l’ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, aprendo un teatrino dell’opera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio. Nipote e figlio d’arte, esordì come puparo a 13 anni. Da anni ormai, Enzo Mancuso affianca all’attività di puparo quella di cuntista, riproponendo l’epopea carolingia secondo l’antica tecnica della tradizione orale siciliana.
Fin dal medioevo, in Europa, narratori e cantastorie professionisti raccontavano leggende cavalleresche nelle corti e nelle piazze. Questi racconti furono diffusi in Sicilia in ambienti popolari dai contastorie. Si suppone che questo repertorio narrativo abbia dato origine nell’Ottocento all’opera dei pupi siciliana, proclamata nel 2001 “capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”. Il contastorie usava una spada di legno per amplificare il suo gestire; la sua recitazione seguiva un ritmo particolarmente marcato nel caso di eventi decisivi come le battaglie. Questo tipo di narrazione era detto u cuntu. Sulla scia di una tradizione narrativa che si è mantenuta viva nel tempo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino propone un cunto tradizionale, che riprende il classico repertorio epico-cavalleresco tramandato oralmente di generazione in generazione attraverso i secoli. Protagonista del racconto Carlo Magno, re di Francia e imperatore del Sacro Romano Impero, di cui sono ripercorse le avventure giovanili, sotto mentite spoglie, in terra straniera.
