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Nell’epoca pre-informatica la geolocalizzazione era effettuata con un sistema cartografico. Oggigiorno tramite GPS, Wifi o Wlan, indirizzo IP o la localizzazione in loco Arva o Recco nel caso di persone sepolte da valanghe. Gestito dal governo degli U.S.A, il GPS (l’acronimo di sistema di posizionamento globale) fornisce attraverso una rete dedicata di satelliti artificiali in orbita, informazioni sulle coordinate geografiche ed orario, in ogni condizione meteorologica. Creato in sostituzione del precedente sistema il Transit, assiste la navigazione sia passiva, con la semplice rilevazione, sia attiva, con la possibilità, a partire dalla posizione locale per l’appunto rilevata, di avere indicazioni anche e soprattutto in caso di emergenza. Offre ulteriormente soluzioni per il controllo dei servizi mobili e del territorio. Un sistema alternativo da parte dell’Unione Europea, in fase di progettazione è il “sistema di posizionamento galileo” duale, sia per usi civili che militari, ha un’evidente valenza strategica, in quanto la rete statunitense gestita da autorità militari, potrebbe in particolari condizioni, ridurne la precisione o bloccare selettivamente l’accesso al sistema. Per l’indirizzo IP invece, senza ricorrere ai sistemi più avanzati, dà una stima approssimativa della posizione. Per rendere più precisa quest’ultima, un sito web potrebbe voler conoscere la posizione per formare una mappa dei dintorni. Tramite il GLS (acronimo di Google location services) previa la richiesta del consenso a tutela della privacy. Dopo questa premessa sui sistemi di geolocalizzazione, si può affermare che siamo tracciati ininterrottamente anche quando non è necessario. Secondo un problema di alfabetizzazione digitale la privacy è messa a serio rischio, poiché non tutti sanno modificare le impostazioni delle applicazioni della medesima. Ma riguardante la messa in sicurezza dei propri figli è una funzione più che utile, in caso di emergenza, per il rintracciamento. La rete è in grado di raccogliere anche le posizioni con il telefono spento e se non c’è una scheda sim, occorre che ci sia attivato il Wifi. Concludendo, un’altra applicazione di un sistema di geolocalizzazione è l’antifurto satellitare, ma qualora fossimo noi a registrare la nostra posizione sui social o altro, diretti verso mete per le vacanze, è a rischio la nostra sicurezza ovvero della nostra casa.

Salvatore Cucinotta