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Tutto è cominciato con Veltroni al Lingotto. Nel luogo, simbolicamente, del lavoro in fabbrica e del sudore antico. Lo ricordiamo bene. Anche perché una memoria di dieci anni è niente per la Storia. Ma la simbologia era quella: un nuovo partito a vocazione maggioritaria che guardava al futuro ma con le radici ben piantate nel passato. Nasceva sulle rovine dell’Ulivo, altro tentativo fallito di mettere insieme ex democristiani e post comunisti per il governo dell’Italia. Nella storia questa alleanza è riuscita solo durante la guerra, per poco tempo. La solidarietà nazionale degli anni settanta era più un’alleanza parlamentare tra la Dc e il Pci che una vera e propria alleanza di governo. Strano però. Perché dell’eterno compromesso tra cattolici e comunisti si è consustanziata la politica italiana. Due partiti “chiesa”, uno al governo e l’altro (teoricamente) all’opposizione.

Il Partito democratico compariva sulla scena politica nel 2007 saltando un passaggio fondamentale. Con gli eredi del Pci che diventavano “democratici” senza essere mai stati socialisti. Anzi, tenendone fuori questa tradizione – tanto è vero che Bettino Craxi non figura nel pantheon dei suoi padri.

Inevitabile che le contraddizioni di un percorso affrettato, che saltava una sua obbligata tappa intermedia e che non riconosceva il ruolo dei socialisti, sarebbero esplose. Ex comunisti ed ex democristiani non sono mai stati d’accordo su niente. E non si è perso tempo a parlare di “amalgama mal riuscito” o di “partito nato morto”. Fino alla scissione di qualche mese fa. Conseguenza di un disaccordo quasi su tutto. Dalle politiche del lavoro (Jobs Act) a quelle della buona scuola. Dal referendum costituzionale a tutto il resto.

È comunque un peccato il fallimento di questo progetto. In specie perché pone fine alla vocazione maggioritaria di partenza. Sulle cui basi si poteva affermare una democrazia dell’alternanza tra destra e sinistra. Siamo tornati invece nella palude del proporzionale e del più vetusto e deleterio trasformismo italico.

Gaetano Cellura