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Un esposto denuncia sull’esercizio abusivo della professione di estetista è stato presentato a Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia oltre che alla Procura della Repubblica di Agrigento e all’Azienda sanitaria provinciale. La denuncia mette in evidenza come “Licata è da anni invasa da ragazze che praticano trattamenti di bellezza, massaggi, depilazioni e trattamento unghia all’interno delle loro abitazioni senza utilizzare alcun tipo di protocollo di sterilizzazione ed igienizzazione degli strumenti del mestiere. E’ infatti prassi comune tra le giovani apprendiste – prosegue l’esposto – farsi assumere nei centri estetici al fine di prendere contatti con la clientela salvo poi licenziarsi dopo pochi mesi per lavorare in casa propria con le clienti dell’ex datrice di lavoro”. E’ chiaro che l’esercizio abusivo della professione (se scoperto) comporterebbe l’elevazione di sanzioni pecuniarie elevate. La denuncia presentata alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria specifica inoltre come “le succitate ragazze oltre a non pagare le tasse, risparmiano su manodopera e affitto di locali e ciò consente loro di applicare dei prezzi molto bassi che attirano facilmente la clientela che di giorno in giorno diventa sempre più folta grazie sia al passaparola sia alla pubblicità che le estetiste abusive fanno quotidianamente sui social network. Ciò – si legge ancora – ovviamente crea un danno enorme sia a chi esercita nel pieno rispetto delle regole e delle normative nazionali vigenti, sia alla clientela spesso ignara della qualità dei prodotti utilizzati dall’estetista”. La denuncia – in buona sostanza – mira a mettere in luce “il lavoro nero nel settore dell’estetica e della bellezza che è notoriamente uno dei più esposti alla concorrenza sleale da parte di operatori abusivi che non si attengono agli standard igienico-sanitari richiesti dalle normative vigenti, mettendo a serio rischio la salute dei fruitori”.