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1397918_10201155576116845_2079926912_oIl treno ripassa da Licata. Sarà un segno di risveglio? Possiamo solo augurarcelo. Augurarlo a una città che negli ultimi decenni ha solo collezionato perdite di servizi e chiusure di uffici. Dal 12 dicembre torna in funzione la tratta Caltanissetta-Modica, ammodernata e veloce rispetto ai precedenti tempi di percorrenza. Permetterà di raggiungere l’aeroporto di Comiso e quindi potrebbe favorire lo sviluppo turistico di tutta la zona centro-meridionale della Sicilia. Purtroppo resta ancora chiusa la stazione di Licata: e per l’acquisto dei biglietti ferroviari bisognerà rivolgersi alle agenzie di viaggi.

Un passo alla volta: per ripristinare i vecchi collegamenti con la Sicilia orientale e consentire a tutti più possibilità di spostamenti servendosi di un mezzo sicuro come il treno.

La Caltanissetta-Modica è una tratta storica che permetteva sino a qualche anno fa più lunghi collegamenti con Siracusa e Palermo. Ma la lentezza dei treni, gli orari scomodi, le carrozze fatiscenti, i ritardi continui, la crisi del trasporto pubblico con i suoi tagli continui di corse e personale, la privatizzazione delle ferrovie l’hanno resa sempre meno fruibile: e sino al punto di rendere il treno un mezzo di cui si servivano soltanto i lavoratori pendolari, soprattutto i tanti operai del petrolchimico di Gela residenti a San Cataldo, Ravanusa, Licata, Vittoria e Comiso. Turnisti e giornalieri che affollavano le carrozze.

A questa tratta è legato pure qualche ricordo letterario: il padre di Vittorini, Salvatore, impiegato delle ferrovie, istrione e poeta dilettante, che recitava il Macbeth per i colleghi nelle sale d’aspetto delle stazioni; Leonardo Sciascia che era solito partire dalla stazione di Caltanissetta dopo aver comprato il vecchio giallo Mondadori, suo tradizionale compagno di viaggio.

A una tratta storica non poteva mancare ieri mattina il suo treno storico, uno di quelli conservati nel museo delle ferrovie, e in una stazione di Licata affollatissima e con qualche punta di emozione per un mezzo verso cui un po’ tutti – per una ragione o per l’altra: un ricordo, un’avventura – ci sentiamo sentimentalmente legati. Il viaggio è finito a Modica e ha voluto celebrare il ritorno del treno in una parte di Sicilia in cui i collegamenti sono sempre stati carenti.

Gaetano Cellura