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Si è chiusa questa sera in piazza Matteotti la campagna elettorale del candidato alla carica di sindaco Stefano Castellino. Dopo gli interventi di alcuni tra candidati al consiglio e assessori designati e quello di Carmelo D’Angelo sindaco di Ravanusa, ha preso la parola Stefano Castellino che ha da subito ricordato il momento in cui gli è stata prospettata la candidatura. “Quando mi è stato chiesto di candidarmi, da un lato sono stato onorato ma dall’altro ero preoccupato consapevole delle difficoltà di amministrare una città con tanti problemi”.

Tra i problemi che dovranno essere affrontati, Castellino ha ricordato, innanzitutto, quello della spazzatura. “Mai come ora Palma è stata così sporca”. L’attuale situazione, secondo il candidato sindaco, è figlia delle scelte effettuate dalla precedente amministrazione. Per questo “se saremo eletti ritireremo in autotutela il bando sui rifiuti” in quanto l’obiettivo che sarà perseguito è quello della gestione in house. Su un altro importante tema quello dell’acqua pubblica, Castellino ha voluto togliere ogni dubbio: “Anche noi siamo per l’acqua pubblica”. Oltre ad intervenire sul bando sui rifiuti, tra le prime azioni da intraprendere vi è quella del rilancio della macchina amministrativa comunale partendo dalla valorizzazione degli impiegati e dalla riqualificazione dei precari.

Sulle demolizioni, dopo quanto affermato nei precedenti comizi, ha voluto, comunque, ribadire la posizione di contrarietà della sua colazione: rispetto per la legalità e la trasparenza senza, però, dimenticare che le case abusive non sono state costruite con finalità speculative ma con le lacrime e sangue dei cittadini, tra cui molti emigrati. Per questa ragione Castellino intende dare, secondo quanto già la legge consente, le abitazioni agli ex proprietari, esattamente come avviene per le case popolari. Per la risoluzione del problema nel complesso è necessario, però, un intervento della Regione che adegui la normativa siciliana a quella nazionale, anche perché “non si può demolire dopo 25-30”, dopo che si è permesso di costruire anche per ottenere consenso popolare. Quindi necessario l’intervento della politica, ma “il primo passo dobbiamo farlo noi a partire dal 12 giugno”.

Infine, sulle festività religiose e popolari Castellino ha spiegato che le “nostre tradizioni vanno valorizzate e non cancellate dopo 3 secoli” con riferimento al mancato svolgimento lo scorso anno della festa di settembre. In definitiva per Castellino, “non occorre fare nulla di trascendentale ma le cose semplici che si possono fare”.

 

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