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IMG-20151206-WA0006Atletico Licata e Quisquinese non ci stanno a passare per le cattive di turno e replicano a muso duro al referto arbitrale stilato dal signor Cutaia di Agrigento al termine della gara del campionato di Terza categoria di domenica scorsa in seguito al quale è arrivata una pioggia di squalifiche per tesserati di entrambi i sodalizi. Le due società hanno reso noto un comunicato stampa congiunto, a firma dei presidenti Marcello Bennici e Giuseppe Ferraro, con il quale fanno chiarezza su una vicenda che – a loro dire – è stata esagerata. “L’arbitro essendo un ragazzino è andato nel panico ed ha sospeso la gara – scrivono Bennici e Ferraro – poi ha preso dei numeri a casaccio da una parte e dall’altra e sono piovute squalifiche smisurate a giocatori che non hanno commesso nulla. Abbiamo parlato con l’arbitro dicendo di riprendere la gara ma questi categoricamente ha detto di no. Essendo un ufficiale di legge a tutti gli effetti le nostre società potrebbero prendere altre decisioni nei confronti del signor Cutaia perché ha scritto del falso nel referto ufficiale”. Bennici e Ferraro replicano anche in merito alle notizie di stampa riportate ieri. “Volevamo comunicare che tutto ciò che è scritto sui quotidiani “violenza in Terza categoria” è soltanto fantascienza. Le due società sono disposte a dimostrarlo nella gara di ritorno invitando tutti allo stadio ad assistere alla partita”. Il match è stato sospeso sul punteggio di 2 – 2 per una battibecco scoppiato in seguito alla rete del pari dell’Atletico Licata. A sentire le due società però si è trattato di “cose di campo” che nulla hanno a che vedere con la violenza. Sia l’Atletico Licata che la Quisquinese si sono dette stupite dai numerosi provvedimenti presi dalla Giustizia sportiva e – anche a giudicare dal comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri – hanno manifestato la volontà di presentare ricorso contro una decisione ritenuta – a loro dire – ingiusta.