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alfano5Quarantotto auto blu al seguito di Alfano a Catania per la festa di San Michele Arcangelo patrono della Polizia di Stato. Non solo il web si scatena, ma anche i sindacati della polizia cui, per la spending review, sono stati tagliati i fondi per le divise e ridotte le spese per il carburante delle volanti. L’enormità del fatto è stata segnalata dal sito Il Post Viola di Stefano Malerba e subito ripresa dal Giornale di Sallusti cui certo non sfugge tutto quanto riguarda i comportamenti istituzionali del ministro dell’Interno.

Quarantotto auto blu? Ma chi dovevano scortare? E quanto costa agli italiani un simile, inutile spreco di denaro pubblico?

Per ora, prima delle risposte alle interrogazioni parlamentari prontamente annunciate, sappiamo quanto questo spreco costa ai catanesi del centro storico. Per le multe rifilate alle loro auto in sosta nei parcheggi riservati alle auto blu (147 euro e rimozione). I catanesi multati giurano di aver saputo in ritardo del divieto.

Una festa “sfarzosa”, secondo i sindacati di categoria, che ha richiesto pure l’impiego di agenti della polizia penitenziaria, vigili urbani, poliziotti in borghese; e di novanta musicisti con relative spese di ristorante e albergo.

Possibile che il ministro Alfano, politico di ormai lunga esperienza, non si sia accorto dell’esagerazione di un simile corteo di auto?

Non è la prima volta, da quando è al ministero dell’Interno, che finisce al centro di forti polemiche.

Cosa dobbiamo pensare, che ogni volta che ne fa una, cento ne combina?

Gaetano Cellura