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no calorieLe calorie sono delle unità di misura inventate dall’uomo, i nutrienti sono invece molecole reali, che una volta entrate nel corpo interagiscono con esso. Dunque  mi chiedo, se un piatto di pasta con pesce azzurro e due boccali di birra contengono le stesse calorie, quale sarebbe la differenza in una classica dieta ipocalorica? Basterebbe sostituire l’uno all’altro per ottenere lo stesso conteggio calorico a fine giornata. In un modello di dieta bilanciata ovviamente questa sostituzione non sarebbe neanche proposta ma se analizziamo i nutrienti contenuti  è semplice comprendere  quanto più importanti siano le reali virtù delle molecole che compongono gli alimenti. Per fare chiarezza, vi accennerò il concetto di base. Distinguiamo i nutrienti in due grandi categorie MACRO in cui rientrano proteine, grassi e carboidrati (zuccheri) e MICRO che comprende vitamine e sali minerali. A prescindere dalle calorie ogni nutriente ingerito viene assorbito causando effetti diversi.

Nel corpo umano ci sono circa 100.000 miliardi di cellule, di queste, 200 tipi diversi e unite tra loro dal tessuto connettivo. Man mano che avanza il tempo le cellule metabolicamente attive si riducono e aumenta il tessuto connettivo degenerato. Ad un certo punto, si induce fisiologicamente nell’organismo, una sorta di decadenza funzionale ed estetica. Le cellule assumono energia dai nutrienti assunti attraverso l’alimentazione quotidiana, per garantire la loro longevità e il loro lavoro è importante quindi mangiare in modo corretto. I nutrienti che ingeriamo, condizionano il peso, gli ormoni, il metabolismo, l’umore e sono in grado di attivare positivamente o negativamente alcuni geni del nostro DNA!

In una classica dieta ipocalorica 100 grammi di pasta (365 cal) possono essere sostituiti da 100 grammi di riso (362 cal) Sicuramente i due alimenti si equivalgono caloricamente ma mentre l’ingresso della prima non creerà grossi squilibri nel corpo, l’ingresso del secondo provocherà un notevole sforzo al pancreas. Si  innalzerà infatti repentinamente il tasso di zuccheri nel sangue (glicemia)e il pancreas  sarà costretto a produrre un quantitativo maggiore di insulina scompensando successivamente  il nostro corpo e producendo grasso.  L’insulina è un ormone anabolizzante, quando viene prodotta in eccesso produce  grasso e innesca una cascata infiammatoria! Questo non preclude un pasto a base di riso saltuariamente,  semplicemente basta scegliere la varietà a minore impatto glicemico e associarlo a quei cibi che ne moduleranno l’assorbimento.

A comunicare con il nostro DNA non sono le calorie ma le molecole contenute nei cibi che consumiamo giornalmente, non solo, a parità di calorie, l’organismo reagisce diversamente ai nutrienti e alle modalità di assunzione di essi (per es. le associazioni dei cibi o l’ora in cui vengono consumati) condizionando la secrezione degli ormoni, i maggiori incriminati nell’aumento del grasso corporeo.

La conoscenza della nutrizione si evolve, i concetti legati alle calorie sono oramai obsoleti, diventa sempre più una necessità avere una reale conoscenza degli alimenti che ingeriamo e di come reagiscono nel nostro corpo…

“Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera  conoscenza, la seconda ignoranza”                  Ippocrate

Una ricetta sana e light per la merenda? Frulla la frutta che ti piace, mettila negli stampi per i ghiaccioli (o semplicemente nei bicchieri di plastica con un cucchiaino in mezzo) e riponila in freezer per circa tre ore!  Otterrai dei ghiaccioli alla frutta squisiti e freschi adatti anche ai più piccolini!

 

sandra greco

 

Sandra Greco, abilitata in dietologia e dietetica applicata presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo di Catania nel 2005, inizia la sua attività professionale a Milano dove collabora con medici specialisti di vari settori (oncologia, cardiologia, diabetologia, odontoiatria), approfondendo gli studi di biochimica della nutrizione, medicina naturale e nutrizione sportiva. Si trasferisce nuovamente in Sicilia per collaborare con società sportive professionistiche e svolgere la propria attività in regime di libera professione in parte del territorio siciliano.