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comuneUn documento dell’opposizione sulla mancata approvazione della tariffe Tari 2016 a causa della mancanza del numero legale.

L’Assessore Carmelo Sambito trasmette alle ore 12:58 del 29/04/2016 all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale una e-mail con due proposte di delibera, una sulle scadenze delle rate Tari ed un’altra con le tariffe Tari. La scadenza per l’approvazione è il 30 aprile, pena l’applicazione delle tariffe dell’anno precedente. La presidenza del Consiglio alle ore 13,11 dello stesso giorno gira la mail a tutti i consiglieri e convoca il consiglio d’urgenza per le ore 18,00 del 30/04/2016. La mail dell’assessore, però,  non contiene gli allegati con le tabelle dove sono indicate le tariffe per uso domestico e non domestico. Il cartaceo arriva all’ufficio di presidenza verso le ore 15,30 ed in quel momento ci si accorge che vi sono molti errori formali, a partire dal frontespizio che riporta la composizione del consiglio comunale precedente. Si provvede a rettificare in fretta e furia gli aspetti formali ma, comunque, manca la delibera di giunta che approva le tariffe e le propone al consiglio comunale. Cioè non c’è un soggetto politico che si assume la responsabilità di ciò che si va a deliberare ma sono direttamente gli uffici a proporre.

In questa immensa confusione è certo solo un dato che i consiglieri non sono stati posti nelle condizioni di conoscere il contenuto dell’atto ed ovviamente non vi è stato il tempo di poter far esaminare il suddetto atto alla commissione competente. Ciò nonostante l’opposizione responsabilmente ha fatto il possibile per essere presente, considerato che alcuni consiglieri erano in malattia ed altri fuori sede, ma ugualmente è mancato il numero legale per le assenze da entrambi i fronti. Da parte dell’opposizione non c’è stata un’assenza “politica”, ma per tutti i consiglieri è stato così?

Anche su questa vicenda, pero, non si può accettare lo scarica barile sul Consiglio Comunale. Non si può gestire in questo modo una delibera così importante. L’assessore prima di preoccuparsi di annunciare urbi et orbi  che le tariffe diminuivano avrebbe dovuto attivarsi per avere in tempo i dati Dedalo, considerato che la prima scadenza era il 31 marzo 2016 prorogata al 30 aprile 2016. L’assessore avrebbe dovuto costruire un atto amministrativo corretto, sia sul piano formale che  sostanziale,  dando ai consiglieri il tempo di studiarlo e valutarlo, com’è loro diritto e dovere. Ricordiamo che questa Amministrazione, sui numeri, non si è certo guadagnata la fiducia dei cittadini con gli errori sulla Tari dell’anno scorso e con lo sforamento del patto di stabilità di quest’anno.

Infine occorre rilevare l’aspetto più importante: l’approvazione delle tariffe Tari aveva come scadenza lo stesso termine del 30 aprile 2016 fissato per l’approvazione del bilancio consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016, dei quali non si ha alcuna notizia.

L’Amministrazione non ha predisposto e portato in consiglio né il bilancio consuntivo 2015 né il bilancio di previsione 2016.

L’assessore ed il Sindaco hanno lasciato senza bilancio il comune, adesso come intendono amministrare la città? Anche su questo invocheranno una responsabilità di qualcun altro?