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Scrimali conferenzaRiceviamo e pubblichiamo una lettera a firma dell’ex assessore Calogero Scrimali che attacca le scelte dell’Amministrazione in merito alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Nonostante innumerevoli provvedimenti emessi da tutti gli organi istituzionali dell’Ente (Dirigenti, Giunta Sindaco Comm. Straordinario), oltre note, proroghe e quant’altro l’amministrazione ha prodotto negli ultimi mesi per il servizio di raccolta dei rifiuti, ad oggi la situazione rimane confusa, complessa, incerta, pericolosa. Di sicuro invece c’è che ormai almeno tre volte il paese è piombato in una grave emergenza igienico sanitaria con tanto di richiesta di intervento urgente da parte dell’Asp e forse  non si è ancora finito. E’ pure sicuro che il costo del servizio verrà pagato due volte nel periodo in cui si è richiesto l’intervento alla SAP di CL2, dovendo pagare per  contratto nello stesso periodo anche Dedalo Ambiente. Non basta, è anche inevitabile che si paghino in più i costi richiesti per fronteggiare e ripristinare le gravi situazioni createsi a causa della mancata raccolta dei rifiuti (lavoro notturno, lavoro straordinario, utilizzo mezzi speciali, disinfezione etc.). Si aggiungano anche gli oneri finanziari che a diverso titolo è costretta a  sostenere la Dedalo Ambiente per i mancati introiti causati dal Comune di Licata, oltre ai disservizi per la popolazione, le proteste dei suoi dipendenti e le conseguenze sindacali per la sorte del personale. Nonostante una precisa ordinanza Sindacale, che ne regola la attuazione, non si effettua più o solo una tantum, la raccolta di cartone, bottiglie, rifiuti ingombranti, con la conseguenza di indecorosi depositi sul suolo pubblico che giacciono per intere settimane su tutte le strade interne ed esterne. Nessun servizio complementare per diserbo dei marciapiedi, spazzamento, lavaggio cassonetti, lavaggio strade, etc. tutti obblighi contrattuali che non vengono osservati e peggio che non vengono reclamati da nessuno. Mi onoro di avere affrontato, nel periodo del mio assessorato tutti questi problemi, incalzando la Dedalo a fare il proprio dovere secondo il contratto, sollecitando Uffici centrali e periferici, locali e regionali, ottenendo riscontri concreti ed efficaci, nonostante le difficoltà logistiche, economiche, e organizzative non mancassero  già allora. Emergenza rifiuti 2Gli attuali costi del servizio, come anche il debito nei confronti di Dedalo Ambiente, sono fuori controllo, e quello che è peggio, non è stata fornita alcuna dimostrazione tecnica che il passaggio a Cl2, sia realmente un risparmio per l’Ente. Non un confronto tecnico dei piani industriali dei due ATO, non una valutazione specifica che analizzi le voci dei costi delle due organizzazioni gestionali che evidenziasse dove CL2 è più virtuosa di AG3, di cui rendere partecipi i cittadini, storditi da informazioni confuse, lacunose, improprie. Non vorrei che il risparmio di cui l’Amministrazione Comunale di Licata è tanto certa, dipenda dalle alte e improbabili percentuali di differenziata che CL2 prevede nel nostro Comune. Tali  obiettivi  saranno  richiesti non tanto a CL2 che dovrà solo raccogliere l’eventuale rifiuto differenziato, ma al Comune di Licata attraverso il controllo, la vigilanza e la eventuale repressione , prospettiva che se fosse così semplice sarebbe bastato  attuarla anche senza cambiare ATO, e che se non verranno raggiunti, causeranno costi  del servizio certamente superiori a quelli attuali in quanto i rifiuti dovranno essere comunque conferiti in discarica. La realtà è che l’Amministrazione Comunale, socio di maggioranza della Dedalo, di fronte alle  difficoltà che le  problematiche che hanno comportato e comportano, ha preferito fuggire dalle responsabilità, abbandonando il rapporto con il proprio ATO lasciandolo indebitato fino al collo, per “negoziare” un nuovo rapporto, con altri interlocutori, senza ponderare tecnicamente le possibili e molteplici conseguenze che ciò potrà causare. Scelte così importanti non temporanee, che impegnano l’Ente e la popolazione per rilevanti aspetti economico e per servizi di un tale livello, non possono essere assunte da una Amministrazione a fine mandato, senza un dibattito politico nella sede consiliare istituzionale  senza alcun coinvolgimento delle varie categorie produttive, o comunque della popolazione in generale senza alcuna condivisione.

L’ex Assessore Calogero Scrimali